Il prossimo passo.

Dopo uno studio attento delle caratteristiche analitiche del terreno e dell’andamento climatico, unitamente alla valutazione delle esperienze dei produttori della zona, abbiamo impiantato nella primavera del 2010 un vigneto di 5500 metri con un sesto di impianto di 1,30 x 0,75 (pari a 10.000 ceppi per ettaro) e le varietà tipiche del taglio bordolese, cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot.

La gestione della vigna unisce alle caratteristiche tipiche della qualità, bassa resa per ceppo e operazioni culturali volte ad ottenere uniformità di maturazione dell’uva, l’adozione di prodotti assolutamente naturali per non alterare l’equilibrio del terreno e conseguentemente della vigna stessa.

La Qualità parte dall’Uva.

Grazie alla particolare ricchezza del suolo, alla sua equilibrata composizione  argillo sabbiosa, variabile a secondo delle zone, e alla forte presenza di sasso e di rocce affioranti di travertino, e per  valorizzare al massimo un territorio di grande bellezza e quasi incontaminato, quale coltivazione meglio della vite permette di farlo?
Tenuto conto dell’andamento climatico che, pur variando ogni anno, è caratterizzato da costanti precipitazioni durante l’arco dell’anno, nella primavera del 2010 è iniziato l’impianto di un vigneto di 5500 metri quadrati con le varietà tipiche del bordolese: cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot, che già nella zona hanno dimostrato di poter dare il meglio di se; ma siamo certi che su questa rara tipologia di suolo, potranno esprimersi ancor meglio.
Il sesto di impianto particolarmente stretto ( 1,30 m x 0,75 m, pari a 10.000 ceppi per ettaro), unito alla bassa resa per ceppo, è finalizzato a consentire già in vigna l’estrazione di un frutto concentrato.